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Armi, silenziatori e baionette, un arsenale al «Tiro a segno»: indagato il presidente e 23 soci

È successo a Rho. Gli agenti della polizia di Stato hanno sequestrato numerose armi

Detenzione abusiva di armi e munizioni, detenzione abusiva di strumenti atti a modificare la funzionalità di un'arma da fuoco (come i silenziatori), peculato e mancata denuncia all'autorità di pubblica sicurezza. Sono le accuse a cui devono rispondere 24 persone: presidente e soci del «Tiro a Segno Nazionale» di Corso Europa a Rho. La notizia è stata diffusa dagli agenti della polizia di Stato con una nota.

Secondo gli investigatori il presidente del poligono di tiro si sarebbe appropriato di numerose armi appartenute alla struttura senza comunicare nulla al consiglio direttivo. Gli altri indagati, invece, avrebbero detenuto in modo illecito nelle proprie cassette di sicurezza  materiale esplosivo e munizioni. Circostanza che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza della struttura, in pieno centro cittadino, e l’incolumità dei cittadini. 

Non solo. A uno dei soci sono stati sequestrati anche due silenziatori costruiti artigianalmente e una baionetta: materiale illecito di cui è vietata la fabbricazione e la detenzione. 

Le armi e le munizioni sono state sequestrate in attesa di essere distrutte. Attualmente si trovano in un «locale di altissima sicurezza lontano dalla città di Rho», precisano i poliziotti.

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