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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Carlo Stelluti: “Continueremo a migliorare il volto di Bollate”

Abbiamo risolto il problema degli alloggi in via Turati, pendente da anni; stiamo ristrutturando il palazzetto dello sport e realizzato un parcheggio multipiano per i pendolari alla stazione Fs. Parla Carlo Stelluti, sindaco di Bollate, candidato alle prossime elezioni comunali di marzo. Esclusiva per MilanoToday

Abbiamo intervistato il primo cittadino di Bollate, Carlo Stelluti, che si ripresenterà alle prossime elezioni comunali del 28-29 marzo, appoggiato dalla coalizione PD, IDV e Federazione della Sinistra.
 
Dopo 5 anni come Sindaco di Bollate, facendo un breve bilancio della sua attività, quali sono gli interventi di cui va particolarmente fiero?

Gli interventi compiuti in questi 5 anni sono stati numerosi. Per fare qualche esempio, abbiamo adottato lo scorso ottobre, il nuovo PGT, (il piano di governo del territorio, ndr) che sostituirà il vecchio PGT del 1984 e creerà le condizioni di sviluppo per il futuro della città. Abbiamo realizzato il contratto di quartiere “Cascina del Sole”, prevedendo la risistemazione della scuola, la creazione di 17 appartamenti per soggetti deboli e di alcuni orti da assegnare agli anziani.

Abbiamo definito il contratto di quartiere “Via Turati”, che riguarda 250 appartamenti ALER da ristrutturare: il progetto, finanziato dalla Regione (6 mln per la realizzazione di 50 appartamenti e 11 mln per la ristrutturazione), dal Comune e dai privati (altri 10 mln), prevede la creazione di 50 appartamenti in via Don Uboldi per permettere le progressive ristrutturazioni, la realizzazione di attività commerciali e artigianali e di un presidio di Polizia Locale.

Quello di Via Turati era uno dei problemi irrisolti da anni: possiamo finalmente dire che i lavori partiranno tra pochi giorni. Abbiamo creato le condizioni affinchè Villa Arconati possa essere ristrutturata e destinata ad uso congressuale: la Villa è privata, ma il Comune si è impegnato per definire la progettazione e già ad oggi i giardini sono in fase di ristrutturazione. Abbiamo poi intrapreso, insieme alla Provincia, la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport, che sarà agibile dalla prossima estate e abbiamo definito, insieme a FS e Regione, la realizzazione di un parcheggio multipiano presso la stazione Bollate Nord, in modo da favorire tutti i pendolari.

Infine, bisogna ricordare il Piano Urbano per il traffico, che servirà a fluidificare il traffico all’interno della città, collocando il grosso della circolazione all’esterno: sempre riguardo alla viabilità, stiamo lavorando con altri comuni per quanto riguarda la variante Varesina, il rifacimento della Rho-Monza e della SP 119.

Se dovesse essere riconfermato, c’è qualcosa di quello che ha fatto che modificherebbe o che eviterebbe di rifare?

Naturalmente tutte le cose possono essere migliorate. Posso dire che spesso abbiamo impiegato del tempo, prima che venissero approvate le opere sopra elencate, a causa di una situazione politica piuttosto complessa. In futuro mi impegnerò per migliorare l’assetto della maggioranza.

Un’idea o una promessa per il futuro di Bollate?

Credo che gli interventi messi in atto siano delle iniziative in grado di cambiare in meglio il volto della città. La promessa è quella di continuare il lavoro iniziato.

L’Expo 2015 si svolgerà nelle vicinanze di Bollate: un’opportunità o una preoccupazione per il comune?

L’Expo 2015 potrebbe essere entrambe le cose. La preoccupazione è che l’insediamento dell’Expo possa essere invasivo e possa avere delle ricadute sulle attività del territorio. In questo senso lavoriamo affinchè questo evento non sia fine a se stesso, ma possa aiutare a sviluppare il territorio. Mi riferisco in particolare alla sottoterziarizzazione del territorio: un auspicio è che, una volta terminato l’evento, il sito possa, magari, ospitare gli studi della RAI milanese, invertendo quella tendenza che ha visto Milano collocare nell’hinterland le attività meno importanti.

Per quanto riguarda il recente decreto Ronchi, che dispone il passaggio ai privati della gestione dell’acqua pubblica, lei come si colloca e come intende agire?

In questi anni abbiamo già portato avanti delle iniziative insieme ad altri comuni: mi riferisco in particolare al momento in cui era la Regione Lombardia a parlare di privatizzazione. Siamo contrari alla gestione privata, ma questo non vuol dire consentire sprechi. L’acqua è sempre più un bene raro, perciò deve essere gestito con oculatezza, creando inoltre un forte senso di responsabilità nei cittadini.
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