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Bollate Bollate / Piazza Aldo Moro

Bollate diventa la "Città dei bambini e delle bambine", via libera del consiglio comunale

Le tre azioni approvate in consiglio prevedono il dare vita al manifesto per una città a misura di bambine e di bambini, di ragazze e di ragazzi, l'istituire un consiglio comunale composto da 36 bambini e bambine e costituire l'osservatorio cittadino dell'infanzia e dei ragazzi

Via libera all'unanimità di voti del consiglio comunale di Bollate, ai progetti legati alla "città dei bambini e delle bambine" presentati dall'assessore Salvatore Leone.

Queste le parole del sindaco Francesco Vassallo: «Una scelta che rinnova le logiche di governo e che dimostra tutto l'interesse dell'amministrazione per le politiche attive e la nostra attenzione alle fasce meno rappresentate della nostra città».

Il progetto, fortemente voluto dall'assessore alla politiche per l'infanzia Salvatore Leone, è il risultato di numerosi tavoli di lavoro che si sono svolti nel corso dello scorso anno e che hanno portato all'approvazione in consiglio comunale, di tre azioni «finalizzate – spiega Leone – a interpretare il mondo con lo sguardo dell'infanzia e dei suoi bisogni. Partiamo dai più piccoli per lavorare e governare per il benessere di tutti».

Ecco quali sono le tre azioni approvate in consiglio:

  1. Dare vita al manifesto per una città a misura di bambine e di bambini, di ragazze e di ragazzi, contenente le linee guida per le scelte future dell'Amministrazione ispirate a una nuova filosofia di governo che parte dai più piccoli e non più dagli adulti. Scopo del manifesto è di assicurare a tutti i cittadini il diritto di parola e di ascolto, l'educazione alla legalità, la partecipazione e il radicamento nella propria comunità, la conoscenza della Costituzione italiana attraverso pratiche quotidiane di civile convivenza; l'apertura alle diversità culturali ed etniche presenti sul territorio. Scopo ultimo, la creazione della la Città Bella, luogo dell'aggregazione, dello stare insieme, della cultura, dell'inclusione e della convivenza, che concretamente si traduce nella realizzazione di progetti precisi come il potenziamento del Pedibus, facilitare l'uso della bicicletta con il potenziamento delle piste ciclabili, promuovere, anche con attività, la vita in strada e negli spazi aperti, ripensare i parchi pubblici e i giochi dei più piccoli.
  2. Istituire il consiglio comunale delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi per la partecipazione attiva alla gestione della Città anche dei più piccoli. Il consiglio comunale, sarà composto da 36 bambini e bambine, due per ogni classe quarte e quinte delle scuole primarie e due per le seconde e le terze di ogni scuola secondaria di primo grado. Gli eletti riceveranno dal sindaco della città un incarico biennale. Il consiglio comunale, durante la prima riunione, eleggerà il proprio sindaco scelto tra i ragazzi della classe seconda della scuola secondaria di primo grado. Sindaco e consiglio resteranno in carica per due anni.
  3. Costituire l'osservatorio cittadino dell'infanzia e dei ragazzi, per ricordare i bisogni, la fragilità e i diritti dei più piccoli, come stimolo nei confronti degli amministratori comunali e di tutti gli adulti. L'osservatorio sarà un organismo di collegamento tra i cittadini singoli, le famiglie, il terzo settore e l'amministrazione comunale e dovrà fornire un supporto adeguato all'amministrazione comunale nello svolgimento delle funzioni di programmazione, di finanziamento e verifica dei servizi e degli interventi per l'infanzia. Sarà composto dall''assessore alle politiche educative e dell'infanzia, da due consiglieri, dai docenti responsabili del progetto per ogni plesso scolastico, dai genitori presidenti dei consigli di Istituto e dai presidenti delle associazioni/comitati dei genitori, da un rappresentante delle associazioni di volontariato che si occupano di infanzia e di adolescenza e da uno studente per ogni scuola secondaria di secondo grado di Bollate.

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