rotate-mobile
Bollate Bollate / Via Filippo Turati

Regolamento di conti tra spacciatori termina con una raffica di kalashnikov: arrestati

L'agguato era avvenuto il 21 novembre 2015 in via Turati a Bollate. Arrestati tre pregiudicati

Un agguato in strada: tre contro uno, terminato con una raffica di kalashnikov. Poi la corsa al pronto soccorso e l'amputazione di un mignolo. Mercoledì, dopo un anno di indagini, i carabinieri della compagnia di Rho hanno arrestato i presunti responsabili della sparatoria avvenuta il 21 novembre 2015 in via Turati a Bollate. In manette con l'accusa di lesioni gravi e detenzione di arma da guerra: tre italiani di 38, 36 e 62 anni pregiudicati e residenti nella città dell'hinterland milanese.

Le indagini sono iniziate poco dopo il ricovero all'ospedale di Bollate. La vittima, un italiano di 37 anni, si era presentato al pronto soccorso con una ferita alla mano. Aveva detto ai medici di essersela procurata cadendo su del materiale edile. Nessuno gli ha creduto, dato che era stato raggiunto da un proiettile calibro 7.65: quelli che si usano nelle armi da guerra. 

Messo alle strette dai carabinieri non ha cambiato versione. I militari — come riferito durante una conferenza stampa — hanno ricostruito l'accaduto seguendo le tracce di sangue lasciate per strada e trovando il luogo della sparatoria. Dalle telecamere a circuito chiuso sono emerse le sequenze dell'agguato, scaturito — stando a quanto riferito — in seguito a una lite per il controllo della piazza di spaccio. 

Il blitz dei carabinieri e gli arresti sono scattati nella giornata di mercoledì. A casa di uno dei tre pregiudicati sono state trovate diverse dosi di cocaina e circa 90mila euro in contanti, nascosti in un barattolo di proteine. Nessuna traccia, invece, dell'arma utilizzata durante l'agguato. Secondo gli investigatori sarebbe stata distrutta. 

RAFFICA DI KALASHNIKOV IN STRADA: IL VIDEO

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regolamento di conti tra spacciatori termina con una raffica di kalashnikov: arrestati

MilanoToday è in caricamento