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Rho, in sala operatoria arriva il «Casco 3D»

Si tratta di un dispositivo della Sony che permette di fare interventi mini invasivi e precisissimi

C’è sempre più tecnologia nelle sale operatorie. Nei giorni scorsi all’ospedale di Rho è stato testato un casco 3D della Sony che permette di effettuare interventi di chirurgia mini-invasiva in condizioni di altissima sicurezza e di massima precisione a tutela sia dei pazienti che degli operatori. 

Il dispositivo consiste in un sistema di visualizzazione stereoscopica 3D che consente di convogliare le immagini ad alta definizione del monitor su un casco montato direttamente sulla testa del chirurgo. Il casco è munito di un display regolabile e consente all’operatore di mantenere una posizione ergonomica osservando il campo operatorio in tre dimensioni esattamente davanti agli occhi. Le immagini, inoltre, possono essere condivise con un secondo apparecchio anche con il secondo operatore.

Il device, in azione per la seconda volta in Italia, è stato utilizzato dalle equipe del primario di urologia, Tiziano Zago e da quello di chirurgia Eugenio Morandi  in due interventi di chirurgia oncologica con tecnica laparoscopica avanzata ed in un intervento endourologico per la rimozione di un calcolo ureterale. 

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