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Rho, consiglio comunale dedicato a Expo: assenti Sala e Citterio

Il commissario per Expo non ha partecipato alla serata. Assente anche Rossella Citterio, direttore comunicazione Expo. In rappresentanza di Expo è intervenuto Alessandro Molaioni

Fuori dal palazzo Municipale di Rho c’erano i ragazzi del centro sociale Fornace. Nell’aula amministratori e giunta, riuniti in una seduta dedicata all’esposizione universale. «Expo 2015: opportunità per il territorio rhodense» era l’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 11 novembre. Alla seduta avrebbero dovuto partecipare anche Giuseppe Sala, commissario unico di Expo, e Rossella Citterio, direttore comunicazione Expo. Né Sala, né Citterio si sono presentati alla seduta; in rappresentanza della società che sta realizzando l’evento del 2015 è intervenuto Alessandro Molaioni, responsabile dei lavori.

«Eravamo pronti a dare il nostro benvenuto a Sala. Non è potuto venire e questo è un fatto. L'unico commento che facciamo è che ha rinunciato all'ultimo, dopo che avevamo annunciato la nostra presenza. Noi comunque siamo qui per ribadire la nostra contrarietà a Expo2015», hanno dichiarato gli esponenti del centro sociale Fornace a MilanoToday, all’esterno del palazzo comunale presidiato dalle forze dell’ordine.

Prima che iniziassero i lavori consiliari Lorella Borghetti (Gente di Rho), data l’assenza di Sala e Citterio, ha proposto che la seduta fosse posticipata, in modo che l’amministrazione potesse confrontarsi con il commissario di Expo. 

Richiesta respinta. La riunione è iniziata con la presentazione, condotta da Molaioni, del sito in cui si sta costruendo l’esposizione del 2015. Dati relativi ai cantieri. Alle opere che verranno realizzate. Agli operai che vi lavorano. «Expo ha portato 6 milioni di euro per i territori venduti, una nuova vasca volano, un nuovo commissariato di polizia, oltre a diverse opere connesse come la ristrutturazione del parcheggio di via Risorgimento — ha spiegato Pietro Romano, primo cittadino rhodense, dopo la presentazione di Molaioni —. Opere importanti, senza contare i lasciti indiretti come le vie d’acqua e le piste ciclabili connesse».

Non solo. «Expo lascerà opere infrastrutturali sul sito espositivo valutabili in circa 40 milioni di euro, che potranno essere riutilizzate dopo l’evento del 2015», ha precisato Molaioni. Ma proprio sul post-Expo ci sono incognite. Non è ancora chiaro come cambierà l’area dopo la fine della manifestazione. Una domanda a cui non è stato dato un responso perché la risposta la conosce solo la proprietà dei terreni: Arexpo.

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