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Smaltiva rifiuti edili, ma ufficialmente era un pizzaiolo: scoperto e denunciato

L'uomo è stato rintracciato e denunciato dagli agenti della polizia locale di Rho dopo un'indagine di quattro mesi. Il sindaco: «Il Comune si costituirà parte civile nel processo»

Smaltiva rifiuti edili, ma in realtà era un pizzaiolo. Una vicenda ai limiti dell'incredibile quella emersa da un'indagine della polizia locale di Rho. Dopo quattro mesi di lavoro i ghisa sono riusciti a individuare e a denunciare gli autori di due grossi scarichi abusivi avvenuti nel parco dei Fontanili e a Pantanedo.

Tutto è iniziato lo scorso autunno quando sono stati ritrovati diversi quintali di macerie nelle due aree verdi. I «ghisa» le hanno passate al setaccio scoprendo — attraverso scontrini, etichettature di imballaggi — che i rifiuti provenivano da due cantieri di Cusano milanino e Paderno Dugnano. Da qui gli inquirenti sono risaliti ai commintenti e proprietari, successivamente ai responsabili di cantiere.

Apparentemente era tutto in regola: i materiali erano stati affidati a una ditta di smaltimento che aveva rilasciato i relativi formulari con tanto di timbro «smaltitore autorizzato». Quando i ghisa si sono recati presso la sede indicata sui documenti — successivamente risultati contraffatti — si sono trovati di fronte a una pizzeria. Il titolare del locale era la stessa persona che si spacciava per «smaltitore autorizzato» ai committenti dei cantieri. Non solo: aveva già precedenti, anche per reati ambientali.

Successivi riscontri hanno verificato inoltre che gli smaltimenti «documentati e avvenuti presso le cave autorizzate» non erano stati effettuati in modo regolare dato che i titolari delle cave non avevano accettato i carichi, su cui però era stato apposto il timbro. «L’ipotesi investigativa — si legge in una nota diramata dal Comando Savarino — è che l’uomo abbia contraffatto i cosiddetti documenti FIR (Formulari identificativi dei Rifiuti) per farli apparire regolari al cliente dimostrandone l’avvenuto corretto conferimento in cava».

«Il nostro territorio — ha dichiarato il sindaco di Rho Pietro Romano — è spesso stato preso di mira da questi soggetti, che pensavano di poterlo utilizzare come discarica dei loro rifiuti risparmiando sui costi di smaltimento e costringendo il Comune ad intervenire. I fatti in questione sono ancora più gravi, perché i responsabili svolgevano un’attività professionale e falsificavano i documenti di trasporto. Il Comune di Rho si costituirà parte civile nel processo penale anche per recuperare i costi sostenuti per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati sul territorio.”

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