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Bollette gonfiate, Fornaro chiede revoca domiciliari

Gianluigi Fornaro, sindaco di Arese investito dalla "truffa del gas", vorrebbe tornare in libertà. Dalla decisione dei giudici - forse - le sorti politiche di Arese

Gianluigi Fornaro, sindaco di Arese coinvolto nella paventata "truffa del gas", resta in attesa di conoscere il suo destino: politico e umano. I giudici, infatti, sono chiamati a decidere sulla revoca - o meno - degli arresti domiciliari del primo cittadino di Arese, recluso nella dallo scorso 22 settembre.

Una decisione da cui dipenderà anche il futuro della maggioranza - formata da Pdl e Udc - del consiglio comunale che si trova sempre più alle strette: l'opposizione attacca, i fedelissimi del primo cittadino aresino non mollano, anzi, sembrano unirsi sempre più per non stravolgere la decisione delle urne dello scorso 2009.

La misura cautelare, che tiene rinchiuso Gianluigi Fornaro nelle quattro mura domestiche da due settimane - secondo il legale del primo cittadino - andrebbe revocata in quanto non sussisterebbero più i requisiti tali per far continuare tali misure: dal pericolo di fuga alla reiterazione dei reati o all'inquinamento delle prove. Se - però - i giudici decideranno di non accogliere le richieste del sindaco le carte in tavola potrebbero cambiare e il Pdl potrebbe rivedere le proprie posizioni sul tavolo del consiglio comunale aresino.

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