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Manzi rifiuta il quarto ricovero in ospedale

Il presidente di Sos racket e usura ha rifiutato il quarto ricovero in ospedale. "Tra poco entrerà in una fase critica e irreversibile" affermano i membri dela sua associazione.

Prosegue la lotta di Frediano Manzi. A rischio la salute del presidente di Sos racket e usura. Dopo i travagliati problemi di salute di un mese fa il Manzi, dovuti dallo sciopero della fame che aveva iniziato, ora il presidente dell'associazione anti usura si trova in una situazione delicata. Quando ieri, domenica mattina, la guarda medica di Garbagnate gli ha imposto il ricovero in ospedale Manzi ha rifiutato fermamente. 

"Per la quarta volta Frediano ha rifiutato il ricovero - fanno sapere i membri della sua associazione -. Entro pochi giorni entrerà nella fase critica irreversibile. Frediano è determinato a portare avanti la sua battaglia in nome delle seicentoventicinque vittime di usura ed estorsione"

Manzi si batte per la revisione dell'articolo 108/96 sull'usura. La norma riguarda tutte le vittime che denunciano episodi di usura, anche se non sono in possesso di una partita iva. L'erogazione - secondo Manzi - dovrebbe avvenire nell'arco massimo di un anno dalla data della denuncia, rispetto agli attuali tempi medi che variano dai tre ai cinque anni. Oltre a questo Manzi chiede una commissione parlamentare di inchiesta sull'arresto di Carlo Ferrigno, prefetto che avrebbe distribuito fondi alle vittime di usura in cambio di prestazioni sessuali. 

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