Picchia la mamma davanti ai suoi occhi, bimbo chiama la polizia: arrestata guardia giurata

Maltrattamenti in famiglia. È l'accusa a cui deve rispondere una guardia giurata di 40 anni arrestata dalla polizia nella serata di giovedì 26 aprile a Rho. L'uomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe picchiato la moglie 35enne davanti ai figli di 8 e 4 anni. La notizia è stata resa nota dal commissariato di Rho-Pero.

Tutto inizia intorno alle 20 quando gli agenti rispondono a una chiamata di aiuto. Dall'altra parte della cornetta non c'è nessuno: si sentono solo le grida di una donna e il pianto dei bambini. Poi la conversazione si interrompe. L'agente, che aveva localizzato la telefonata in un appartamento di via De Amicis a Rho, richiama e risponde un uomo: riferisce che è tutto tranquillo, ma l'investigatore non gli crede e invia una volante sul posto; nel frattempo ricontatta il numero, e questa volta risponde una donna dalla voce tremolante e impaurita. Riferisce che va tutto bene in casa e non ha bisogno di nulla, ma l'investigatore intuisce che è sotto minaccia e le chiede solo di rispondere con un "sì" o un "no". Alla domanda "Signora ha bisogno di aiuto? C’è qualcuno che la minaccia?"  lei risponde "D’accordo grazie". A questo punto il segnale di pericolo è chiaro e i poliziotti del commissariato di Rho-Pero sono già alla porta dell’appartamento, quando entrano trovano due bambini in lacrime, una donna terrorizzata e una guardia giurata di 40 anni.

La donna, secondo quanto ricostruito dagli agenti, sarebbe stata vittima delle angherie del marito che, rincasando, avrebbe chiesto alla donna di voler mangiare. Lei gli avrebbe risposto che avrebbe dovuto attendere 10 minuti, il tempo necessario che i figli si preparassero per mettersi a tavola. Per tutta risposta l'uomo avrebbe scagliato una forchetta contro la 35enne colpendola alla gamba destra, dopodiché l'avrebbe aggredita con calci e schiaffi, con offese ed insulti di ogni genere. Il figlio minore di anni otto avrebbe cercato di frapporsi tra il padre e la madre per difendere quest’ultima ma impotente contattava il 112 lasciando la cornetta aperta affinché l’operatore ascoltasse.

L'arma della guardia giurata è stata sottoposta sotto sequestro, mentre per lui sono scattate le manette ed è stato accompagnato nella casa circondariale di San Vittore, a disposizione dell'autorità giudiziaria.