Baby squillo picchiate e fatte prostituire in strada: arrestato il loro aguzzino, pregiudicato
L'uomo era ricercato marzo, ma si era rifugiato prima in Spagna e poi in Francia
Induzione, sfruttamento della prostituzione minorile e rapina. Sono le accuse a cui deve rispondere Robert Florin C., pluripregiudicato romeno di 30 anni che – secondo gli agenti del commissariato di Rho-Pero – insieme alla compagna avrebbe sfruttato baby prostitute romene nell'hinterland milanese.
Le attiravano in Italia giovanissime con la promessa di un lavoro, una volta nel Belpaese le costringevano a prostituirsi sulle strade dell'hinterland di Milano. Giorni e notti trascorsi sui marciapiedi di Rho, alla mercé di uomini in cerca di sesso a pagamento. E quando non guadagnavano abbastanza venivano picchiate selvaggiamente.
Giovani schiave del sesso a pagamento, controllate in ogni aspetto della loro vita. I due – secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine – le accompagnavano al posto di lavoro e le monitoravano durante il giorno con numerose telefonate. Non solo: a fine turno contavano il numero di preservativi che avevano consumato e si facevano consegnare quanto avevano guadagnato. Infine in aulcuni casi venivano costrette a partecipare a rapine ai clienti dopo che si erano appartate.
La storia è venuta allo scoperto nell'agosto del 2015 quando due ragazze si sono presentate in commissaraito raccontando l'orrore che avevano vissuto. I poliziotti hanno indagato per oltre due anni, coordinati dal Pm Alessandra Cereti e l'8 marzo il Gip aveva spiccato un mandato di cattura nei loro confronti, ma riuscirono a evitare le manette scappando fuori dai confini nazionali.
Robert Florin C. si rifugiò prima In Spagna, poi in Francia. È stato arrestato nella serata di lunedì 1° maggio in un caseggiato abbandonato delle Ferrovie dello Stato sito in via Calvaligi a Gallarate (Varese), dove si doveva incontrare con la fidanzata dopo il suo rientro in Italia. È stato accompagnato nella casa circondariale di San Vittore, in attesa del processo.