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«Welcome refugees»: a Rho l'appello per ospitare i profughi nelle abitazioni dei cittadini

Nei giorni scorsi diversi manifesti con l'appello sono stati affissi sulle bacheche elettorali. A Luglio il centro sociale Fornace aveva proposto una soluzione simile

«Refugees welcome», in italiano «Benvenuti rifugiati». Sono alcuni volantini che nei giorni scorsi sono apparsi su alcuni tabelloni elettorali di Rho. 

I manifesti fanno riferimento all'associazione Refugeees Welcome Italia, associazione onlus  attiva dal 2015 e parte del network internazionale nato a Berlino nel novembre 2014. L'assoociazione ha un unico fine: «favorire la diffusione dell’accoglienza in famiglia di richiedenti asilo e rifugiati», si legge sul loro portale. Iniziativa già attiva in diversi paesi europei tra cui Austria, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia.

Il meccanismo che sta alla base dell'organizzazione è semplice. Ci si registra al sito dichiarando di voler ospitare nella propria abitazione un rifugiato. Dopo aver compilato un form con alcune domande la domanda viene inserita in un database a cui attingono le organizzazioni che si occupano di rifugiati. In caso di necessità l'organizzazione contatta il proprietario di casa per un incontro con un profugo. Al termine del colloquio, se tutto va bene, la persona ospite potrà trasferisi nell'abitazione dell'ospitante.

I manifesti non sono firmati ma lo scorso mese di luglio il centro sociale Fornace propose una soluzione simile: «anche a Rho — si leggeva in un loro comunicato — diciamo “Refugees welcome”: non faremo mancare nei prossimi mesi iniziative di accoglienza autorganizzata e dal basso sul territorio, garantendo tutto il nostro sostegno materiale e politico ai profughi».

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