Picchia e terrorizza la compagna per un anno: arrestato fidanzato

Violenze e vessazioni, subite dalla persona che credeva la amasse. Prima la paura di denunciare. Il timore delle ritorsioni. Poi il coraggio, l’incontro con il 113, l’indagine condotta dal commissariato di Rho-Pero — che ha una squadra che si occupa esclusivamente di reati riguardanti i maltrattamenti in famiglia — e infine l’arresto. La fine di un incubo. Il ritorno alla vita di Anna, nome di fantasia di una 32enne di Rho.  

Una relazione difficile con il fidanzato 37enne pregiudicato. Travagliata e complicata, dove la violenza era infelicemente protagonista. Durante le indagini gli agenti hanno ricostruito un anno di angherie. Dodici mesi in cui Anna è ricorsa più volte alle cure del pronto soccorso. Senza mai denunciare, temendo che la situazione precipitasse

Schiaffi, pugni e calci. La sua testa sbattuta addosso le ante di un armadio o contro un vetro (fino a infrangerlo). Scaraventata giù dalle scale o fuori dall’automobile. Minacciata di morte. Soffocata con un asciugamano bagnato o a mani nude. Violenze inenarrabili.

A febbraio Anna decide di dire «basta». Durante l’ennesima violenza riesce a divincolarsi. Scappa e chiede aiuto al 113. I poliziotti la ascoltano. È terrorizzata. Vuole solo che lui sparisca dalla sua vita. La confortano e iniziano le indagini, senza una sua denuncia. 

Gli investigatori scavano nella sua vita. Raccolgono una serie di elementi probatori in modo da incastrare l’uomo davanti a una serie di reati. Ricostruiscono un anno intero, colmo di vessazioni e terrore. Tutto viene trasmesso al tribunale. Viene emessa una ordinanza di custodia cautelare nei confronti del fidanzato. Scattano le manette. Anna è libera, pronta a iniziare una vita regolare. Gli agenti le saranno vicino ancora per molto tempo.