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"Offro il mio corpo come cavia per salvare gli animali da laboratorio"

Lo ha detto il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce. Tutto ad una sola condizione: "La mia testimonianza deve salvare la vita degli animali che dovrebbero essere usati al mio posto"

"Mi offro volontario agli sperimentatori, offro il mio corpo come strumento di prova per testare i farmaci antitumorali o tutti quei farmaci la cui sperimentazione sul corpo umano possa salvare anche un solo topo da laboratorio". È l'annuncio di Lorenzo Croce, presidente di Aidaa: Associazione italiana difesa animali e ambiente. L'uomo, residente a Pregnana Milanese, lancia il suo appello alle case farmaceutiche e alle cliniche universitarie.

Croce si dice disposto a tutto. "Lo faccio in maniera assolutamente gratuita assumendomi tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare. Sono certo che sia arrivato il tempo della testimonianza diretta per chi come noi è contro la vivisezione e la sperimentazione sugli animali".

Il presidente dell'associazione animalista è pronto ad andare in qualsiasi parte del mondo. "Sono a disposizione di qualsiasi casa farmaceutica che in Italia o all'estero stia cercando persone su cui testare farmaci". Il pregnanese detta solo una condizione: "La mia testimonianza deve salvare la vita degli animali che dovrebbero essere usati al mio posto".

A chi chiede il perché di questa scelta Croce risponde: "Si tratta di una scelta personale che va al di là delle parole ma si cala nei fatti come testimonianza sulla propria pelle per le idee in cui si crede ed in particolare nel mio caso per la salvezza degli animali e per dimostrare che la sperimentazione animale è spesso inutile".

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