rotate-mobile
Bollate Bollate / Via la Cava

Bunker della malavita nella terra di Mandalari e dell'ex cava Bossi

Ha fatto molto scalpore la retata di Cascina del Sole in via La Cava che pochi giorni fa ha portato agli arresti una banda che nascondeva in un appartamento della frazione bollatese armi da guerra e droga (cocaina)

Ha fatto molto scalpore la retata di Cascina del Sole in via La Cava che pochi giorni fa ha portato agli arresti una banda che nascondeva in un appartamento della frazione bollatese armi da guerra e droga (cocaina).

Ha fatto scalpore non solo per il fatto in sé, ma anche per il luogo in cui è avvenuta la retata: a Cascina del Sole si trova la Cava Bossi, a lungo al centro di denunce e successive indagini che hanno portato con sé il sospetto della presenza della n'drangheta legata al movimento terra (denunciata anche da un comitato cittadino bollatese che si schierò tempo fa a favore della chiusura e bonifica della cava stessa).

Inoltre Cascina del Sole è stato il "feudo" di Vincenzo Mandalari, il boss dei boss arrestato nell'operazione "Infinito".

Emerge qualche particolare in più dalla retata dell'altro giorno: l'appartamento soggetto alla retata è intestato all'unico italiano della banda.

La polizia sospetta che la banda si stesse preparando per una guerra territoriale contro altre bande rivali (ecco spiegata tutta la potenza di fuoco rinvenuta nell'appartamento). E si sfruttava il commercio e la gestione del traffico di droga per guadagnare il necessario per autofinanziarsi.

Inoltre gli esperti stanno analizzando l'abitazione e le armi per capire se queste siano state già usate in precedenti reati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bunker della malavita nella terra di Mandalari e dell'ex cava Bossi

MilanoToday è in caricamento