Grassi: «Barlassina politico eccentrico, non diamogli peso»
Il vice segretario del Partito Democratico di Bollate Alberto Grassi torna a parlare del "caso Barlassina" che ha sorpreso tutti quanti nel consiglio comunale di lunedì sera 25 novembre a Bollate
Il vice segretario del Partito Democratico Alberto Grassi torna a parlare del "caso Barlassina" che ha sorpreso tutti quanti nel consiglio comunale di lunedì sera 25 novembre a Bollate.
Così Grassi: «Nè il segretario Torri, nè io, nè il capogruppo Vassallo sapevamo alcunchè su ciò che avrebbe dichiarato il consigliere Barlassina in consiglio comunale lunedì sera».
Ancora Grassi: «La sua scelta di fondare un gruppo consiliare con il richiamo esplicito a Renzi ci stupisce fino a un certo punto, conoscendo l' "eccentricità politica" del personaggio».
Prosegue il consigliere comunale: «Ciò detto, a scanso di equivoci, ribadisco quanto ho ribadito in consiglio comunale: Matteo Renzi è uno dei massimo esponenti del Partito Democratico, probabilmente sarà il prossimo segretario di partito, e aspettarsi che uno ai suoi livelli si metta a perdere tempo prendendo le distanze da quel che il bollatese Eugenio Barlassina dice nel consiglio comunale di un comune di 38.000 abitanti è quantomeno irragionevole».
Incalza Grassi: «Suvvia, non prendiamoci in giro. Diamo alle cose il peso giusto e non strumentalizziamole per fini propagandistici. Chi veramente sostiene Renzi a Bollate siede tra i banchi del Partito Democratico, e vi garantisco che questo è chiaro ai cittadini, ai politici locali e anche a chi ricopre incarichi ai livelli superiori».
Poi chiude: «La cosa che mi stupisce di più certamente è come abbia fatto a ricevere da firenze l'autorizzazione a procedere, ma un conto è dare un nome a un gruppo consiliare, un conto è mantenerlo per un partito: le cose qui si fanno più complicate, almeno spero».